Impianti e resine per la
rimozione del Cromo
Esavalente dall’acqua potabile

Il Cromo

Il cromo è un metallo duro, lucido, di colore grigio acciaio; può essere facilmente lucidato, fonde con difficoltà ed è molto resistente alla corrosione.

Gli stati di ossidazione più comuni del cromo sono +2, +3 e +6, di cui +3 è il più stabile; gli stati +4 e +5 sono relativamente rari.

I composti del cromo +6 (cromo esavalente) sono potenti ossidanti, e gli effetti tossici e cancerogeni del cromo esavalente sono principalmente imputati a questa caratteristica, rendendolo fortemente aggressivo nei confronti dei sistemi biologici.

Il cromo è un metallo pesante che si trova in natura. La forma trivalente è un nutriente necessario, mentre la forma esavalente, anche comunemente conosciuto come Cromo (VI), Cr (VI), è un noto cancerogeno.

Il Cromo nell’Acqua

La tossicità, mobilità e biodisponibiltà del Cr dipendo dalla sua forma chimica.

I composti del Cr(VI) sono altamente solubili, mobili e biodisponibili, rispetto alle poche specie trivalenti del Cr che sono invece insolubili.

Il comportamento del Cr (III) e del Cr (VI) in mezzi acquosi è principalmente influenzata da potenziale redox e pH.

Resine a scambio ionico forte SBA

Resina anionica forte (SBA) selettiva per il cromo è una resina a composizione anionica forte, struttura gel polistirenico Tipo I (quaternario ammonio) con una selettività molto elevata.

È utilizzata principalmente nella bonifica delle acque di falda, specificatamente per la rimozione di livelli ppm di cromo esavalente, nonché per livelli più bassi nelle applicazioni di acqua potabile.

Applicazione della tecnologia

Sistema di filtrazione con utilizzo di resine a scambio ionico forte SBA

La tecnologia proposta per la rimozione del cromo VI propone impianti di filtrazione basati sull’utilizzo di resine selettive a scambio ionico.

Le resine si trovano all’interno dei filtri in pressione, attraversati da un perfetto flusso a pistone (plug flow). Il flusso a pistone produce un carico maggiore di cromo da trattare sui primi strati del letto filtrante, in modo da garantire la completa saturazione del mezzo filtrante. La concentrazione diminuisce progressivamente negli strati più bassi del filtro, garantendo a lungo un ottimo abbattimento.

Vantaggi dei sistemi Culligan per la rimozione del Cromo Esavalente

  • Bassi costi di gestione
  • Eliminazione dell’uso di sostanze chimiche
  • Indipendente da fattori esterni
  • Assenza di scarichi
  • Alta selettività

Il limite del Cromo nelle acque destinate al consumo umano è stato fissato a partire dal 31 dicembre 2018, a 10 µg/l come indicato dal DM 14 Novembre 2016 e relativa proroga DM 07 Luglio 2017